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Mobilità - Turi: lo consideriamo un atto ostile

Ai prof responsabili, il ministero risponde con provvedimento notturno 

Turi: lo consideriamo un atto ostile

Mentre il paese e i lavoratori stanno lottando contro il virus pagando prezzi enormi, mentre il Paese si ferma con senso di responsabilità, e i docenti rispondono all’emergenza con serietà e dedizione, il ministro dell’Istruzione alle 21, 30 del 23 marzo, a scuole chiuse, senza neanche consultare le rappresentanze dei lavoratori della scuola, emana l’ordinanza con cui avvia le operazioni di mobilità del personale.

Domande, spostamenti, progetti tutto nelle reti di un provvedimento notturno, quasi sotterraneo. 

Lo consideriamo un atto ostile – dice Turi - mentre i lavoratori sono costretti nei loro domicili per l’emergenza sanitaria.

A questo punto si innesta un’altra e più grave emergenza, quella politica, di un governo che approfitta del momento di emergenza per decidere in modo unilaterale su una materia di negoziazione sindacale. 

I lavoratori sapranno valutare le azioni e le forzature che si stanno susseguendo, ben sapendo che non ci faremo intimorire e sapremo tenera alta la voce. Una voce libera che non sarà facile per nessuno soffocare.